Il Recital motivo di riflessione
Notevole successo di pubblico all'Auditorium di Camnago Volta dove è andato in scena il Recital dedicato alla donna. Donna madre, donna bambina, figlie, amanti, donne tradite: tematiche che, per mezzo della voce di Erika Renai, hanno fatto sussultare il pubblico presente per la capacità interpretativa e per la descrizione di situazioni che sempre più sono all’ordine del giorno. Quel giorno che é tenebre, costante nel disagio di chi soffre e subisce persecuzioni continue, minacce, ricatti e subdole promesse in cambio di......vergogna!!! Si, Vergognati uomo del fare nascosto del tuo saper monopolizzare la mente di chi ti sta accanto, moglie compagnia, figlia: vergognati!!! L'Auditorium di Camnago è stato testimone per una sera di racconti surreali legati alla violenza che si consuma tra le mura domestiche. Nessuno spiraglio per chi le subisce, nessuna possibilità di fiatare, ed anche il genitore, raccolta la terribile confidenza, sussurra il silenzio che diventa tsunami del cuore sino all'ultimo giorno di vita di chi lo subisce!!
"Io sono la donna e in tutte le donne rivivrò” disse Eva. Ma la costante di questa bellissima affermazione è il susseguirsi nei secoli del malvagio e agonizzante disprezzo per queste creature che, a volte diventano Eroine nel silenzio. Erika Renai ha incantato il pubblico dando voce, sensibilità, grido, disperazione al cuore della donna con un monologo carico di significati ed intenso realismo quotidiano.
Erika Renai, attrice diplomata al Piccolo di Milano, ha incantato la comunità di Camnago Volta, portando sul palco piccoli pezzi di vita nascosta al mondo ma viva nel cuore di tante donne. In chiusura di una serata così intensa e carica di significati , il Presidente della Cultura di Camnago Volta ha rivolto un pensiero particolare a Sara Scazzi e a Yara Gambirasi, esempio di donne salite al martirio per avere avuto il coraggio di dire No!! Conta sino a 60, dice il mostro alla bambina, non ti farò' male e se non dirai nulla resterai per me una brava bambina. L'Auditorium, allo scandire di queste parole e all’udire la conta del mostro interpretata dell'attrice, si è avvolto in un surreale silenzio che ha fatto sì che al termine della serata, il solco lasciato, potesse essere mimosa di riflessione da coltivare nel giardino di Eva per poter celebrare in futuro una festa, quella della donna, di vero rispetto e non di ipocrisia strumentalizzata. Da organizzatore, mai mi era capitato di vivere un simile realismo nell'ambito scenico; la tematica ha fatto la sua parte e per fortuna la gente presente ha colto il significato vero. Le mimose distribuite al pubblico al termine dell'evento, sono testimonianza di ascolto da diffondere come questa lettera che spero possa essere letta da tante persone affinché si sensibilizzi una tematica troppo ridimensionata all' 8 marzo, non più festa ma celebrazione di troppi soprusi. Grazie Erika, per aver regalato a Camnago una giornata di vera riflessione per mezzo del teatro.
Roberto Todeschini,
Camnago Volta
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