Il "Piccolo ma attivo" Grest di Camnago Volta- L'estate di bambini e adolescenti su La Provincia


Anche quest'anno si conclude il Grest Camnaghese, le cui ricche attività hanno saputo coinvolgere in maniera attiva la comunità del borgo Comasco. A raccontarlo è Filippo Tommaso Ceriani per La Provincia, in un approfondimento sull'estate di bambini e adolescenti.

Si parla spesso di oratori in crisi: sono presentati come realtà dal passato glorioso, è vero, mentre adesso di vitale in certi casi hanno ben poco, purtroppo. Una narrazione ricorrente, appunto, dai toni piuttosto cupi e dalla prospettiva futura praticamente pari a zero. Per fortuna, però, ci sono testimonianze concrete a conferma del fatto che non ovunque è così e che, anzi, non tutto è perduto. Tra queste, senza dubbio si può far riferimento all'esperienza di Camnago Volta, piccola comunità alle porte di Como: qui, da alcuni anni, grazie all'intraprendenza e alla disponibilità di un gruppo sempre più nutrito di genitori e con il completo appoggio del parroco, don Mario Borella, l'oratorio è rinato. E ora è, a tutti gli effetti, un'isola felice, in cui i bambini e i ragazzi possono crescere serenamente.

Il cerchio della vita

Ce lo conferma Giovanna Salvati, insegnante, che nell'ultimo anno si è inserita nella vita della parrocchia, rendendosi disponibile come coordinatrice delle attività estive. Del Grest, insomma, che a Camnago è stato realizzato nelle tre settimane di giugno al termine delle lezioni e in questi primi giorni di settembre, prima dell'avvio della scuola.
«Se penso a questo oratorio - le sue parole mi viene in mente l'immagine della rete, formata da tanti fili. O, anche, del cerchio della vita, che parte dai bambini più piccoli e arriva ai genitori e ai nonni. C'è davvero una collaborazione a 360 gradi, con al centro la Chiesa». Già, proprio grazie a questo interessante intreccio intergenerazionale « l'oratorio è ripartito. E ora procede a gonfie vele, con serenità ed entusiasmo>>. Giovanna è stata coinvolta da altri volontari - nella fattispecie, genitori - i quali le hanno proposto di entrare a far parte del gruppo di coordinamento delle attività del centro giovani- le. <<Mi ha fatto piacere che abbiano pensato a me: sono contenta, nel mio piccolo, di poter mettere in gioco le mie conoscenze e le mie competenze.

Da insegnante, poi, «posso dire di conoscere molto bene il mondo dei ragazzi, le loro esigenze, i loro dubbi, ma anche le loro qualità. E, lo confermo, sono davvero tante», a differenza della retorica classica che vede i più giovani sostanzialmente come scansafatiche.

Quindici animatori, assistiti da un gruppetto di genitori e di volontari, al servizio di una quarantina di bambini: in questo si vede la bellezza dell'inter generazionalità, parola chiave per l'oratorio di Camnago Volta. (...)

E si parla di giornate belle dense, dal mattino alla sera, con tante proposte differenti. Tra cui «<lo spazio compiti, al mattino, momento fisso in questi giorni che precedono le lezioni. E poi il tempo della lettura, i laboratori sportivi, le uscite sul territorio (tra tutte, la più apprezzata è stata quella all'Isola Comacina) e le collaborazioni con varie realtà del territorio, come Legambiente». Con l'associazione ambientalista i piccoli hanno avuto l'occasione di riflettere sull'importanza del riciclo, prima di applicarsi concretamente nella salvaguardia del territorio, con la raccolta dei rifiuti lungo il percorso Plis Val- le del torrente Cosia.



«Per me, questo è sta- to il primo anno di collaborazione in oratorio. Un'esperienza davvero positiva: qui ho trovato una grande partecipazione e soprattutto tanta unione da parte di tutti. Mi sento parte
di una grande famiglia, nella quale-giorno dopo giorno-ho avuto occasione di fare nuove amicizie, di conoscere nuove persone».

Per Mara Ciapusci, una delle mamme coinvolte nelle attività dell'oratorio di Camnago Volta, quello del Grest 2024 è stato «veramente un bel modo per fare comunità». Tutti partecipi, come si diceva, a partire dai genitori e dagli animatori, ragazzi splendidi», assicura. 
«Dopo averli conosciuti, sono ancora più convinta che ciò che si dice dei giovani difficilmente corrisponde al vero: non sono assolutamente sprovveduti e anche se appaiono - in certe situazioni - un po' come ribelli è solamente un modo per farsi conoscere>>.
Insomma, «credo sia giusto dare loro spazio e responsabilità: talvolta tendiamo a tenerli troppo sotto una specie di campana, mentre invece, quando hanno la possibilità di emergere, ci mostrano in pieno i tanti talenti che posseggono». E l'esperienza di Camnago Volta ne è la dimostrazione.

Tutto ciò considerato, «sono contenta di essere tornata all'oratorio da mamma- aggiunge Mara - perché è proprio un bell'ambiente. In un mondo in cui siamo sempre tutti attaccati al cellulare e ci manca il contatto diretto con gli altri, spazi come questo ci aiutano a ritrovare una dimensione umana e familiare che difficilmente altrove si incontra». Per i bambini - e, perché no, anche per le famiglie «l'oratorio è davvero un ambiente sano, in cui poter crescere serenamente, animati da ideali ben precisi: i valori della fede coincidono con quelli del buon vivere e si fondono per fare comunità», assicura Ciapusci.

«Quest'anno mi sono proposta di dare una mano perché, vedendo il bel contesto, mi sono detta che sarebbe stato un peccato perdere una realtà cosi. E per il futuro il mio auspicio è che l'oratorio possa continuare sempre a funzionare, possa continuare sempre a rimanere aperto». Infatti, «sono dell'idea che la voce comune secondo cui, prima o poi, il centro giovanile chiuderà non fa altro che spaventare i genitori e allontanarli. Mentre basta poco per scoprire quanto di bello c'è e quanto di bello si può fare, con il contributo di tutti».


 

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