Emergenza idrica a Tavernerio- soluzione in due fasi
Il problema della carenza idrica a Camnago Volta è stato oggetto di una riunione questo pomeriggio a palazzo Cernezzi convocata dal sindaco, Stefano Bruni. All'incontro, che aveva come obiettivo la sintesi finale di quanto fatto in queste settimane da tecnici e amministratori, erano presenti il sindaco di Tavernerio, Giovanni Rossini, accompagnato dai tecnici comunali, il presidente della società che gestisce l'acquedotto di Tavernerio, Manlio Cantaluppi per la Service24, e il direttore generale di Acsm, Enrico Poliero.
Entro lunedì prossimo sarà steso un protocollo d'intesa tra Comune di Como e di Tavernerio il cui contenuto prevede la soluzione del problema idrico di Camnago, ma anche la possibilità di rifornire Tavernerio con l'acqua del lago in caso di carenza idrica dello stesso Comune. Un accordo di mutuo soccorso che ha soddisfatto i presenti la riunione e che ora sarà oggetto dell'analisi finale di tecnici e amministratori.
IL PIANO.
FASE 1. Già entro il 27 novembre Bruni si è impegnato a emendare il bilancio di assestamento trovando 500mila euro per finanziare l'intervento di breve periodo che consentirà di risolvere in via provvisoria il problema. Si tratta di 500 metri di nuova tubazione - 300 per rinforzare la rete di Camnago e 200 per raggiungere l'acquedotto di Tavernerio - che con tre mesi di lavoro dall'approvazione dell'intervento da parte dei Comuni, porterà i circa 25/30 metri cubi giorno in più necessari alle 29 famiglie che oggi ACSM; ha censito essere in grave carenza idrica.
FASE II. Entro due anni ACSM si impegna a realizzare altri 2 chilometri di rete che aumentando la portata con tubi da 4 anziché 2 pollici come gli attuali, collegheranno Lora con Camnago e Camnago con Garzola così da poter creare un collegamento a doppio senso tra Como e Tavernerio. Infatti in caso di carenza idrica di Tavernerio, preoccupazione oggi manifestata dal sindaco Rossini a fronte di un aumento di 600 abitanti previsti entro il 2012 e di difficoltà a prelevare dai pozzi acqua in periodi estivo, sarà Como direttamente prelevando acqua del lago, ad aiutare il paese confinante. Un intervento che costerà 1milione e 200mila euro e sarà finanziato interamente da ACSM che poi metterà a debito la cifra chiedendo il finanziamento al neocostituendo ATO.
LA SPERIMENTAZIONE. Già in questi giorni, tuttavia, i tecnici di ACSM - come spiegato oggi dal direttore Poliero - sono al lavoro per studiare un piano che sarà sperimentato entro due settimane senza interventi strutturali sulla rete. Attraverso una diversa regolazione dei flussi di acqua, l'applicazione di valvole così da creare alcune chiuse, si cercherà di far arrivare più acqua a Camnago diminuendo la dispersione su altri quartieri limitrofi. Se ciò dovesse funzionare, allora parte dei problemi del quartiere saranno alleviate entro la fine dell'anno. Intanto è la stessa Acsm in questi giorni a distribuire forniture d'emergenza di acqua per far fronte almeno in minima parte ai disagi arrecati alla popolazione.
IL SINDACO. "Siamo di fronte ad un problema assai complesso - ha detto Bruni - su cui non c'è stata insensibilità dell'amministrazione. I tecnici hanno fatto sopralluoghi e ipotizzato soluzioni. Oggi abbiamo convenuto con Tavernerio che l'intervento non dovrà penalizzare nessuno, anzi risolvere anche problemi futuri".
Entro lunedì prossimo sarà steso un protocollo d'intesa tra Comune di Como e di Tavernerio il cui contenuto prevede la soluzione del problema idrico di Camnago, ma anche la possibilità di rifornire Tavernerio con l'acqua del lago in caso di carenza idrica dello stesso Comune. Un accordo di mutuo soccorso che ha soddisfatto i presenti la riunione e che ora sarà oggetto dell'analisi finale di tecnici e amministratori.
IL PIANO.
FASE 1. Già entro il 27 novembre Bruni si è impegnato a emendare il bilancio di assestamento trovando 500mila euro per finanziare l'intervento di breve periodo che consentirà di risolvere in via provvisoria il problema. Si tratta di 500 metri di nuova tubazione - 300 per rinforzare la rete di Camnago e 200 per raggiungere l'acquedotto di Tavernerio - che con tre mesi di lavoro dall'approvazione dell'intervento da parte dei Comuni, porterà i circa 25/30 metri cubi giorno in più necessari alle 29 famiglie che oggi ACSM; ha censito essere in grave carenza idrica.
FASE II. Entro due anni ACSM si impegna a realizzare altri 2 chilometri di rete che aumentando la portata con tubi da 4 anziché 2 pollici come gli attuali, collegheranno Lora con Camnago e Camnago con Garzola così da poter creare un collegamento a doppio senso tra Como e Tavernerio. Infatti in caso di carenza idrica di Tavernerio, preoccupazione oggi manifestata dal sindaco Rossini a fronte di un aumento di 600 abitanti previsti entro il 2012 e di difficoltà a prelevare dai pozzi acqua in periodi estivo, sarà Como direttamente prelevando acqua del lago, ad aiutare il paese confinante. Un intervento che costerà 1milione e 200mila euro e sarà finanziato interamente da ACSM che poi metterà a debito la cifra chiedendo il finanziamento al neocostituendo ATO.
LA SPERIMENTAZIONE. Già in questi giorni, tuttavia, i tecnici di ACSM - come spiegato oggi dal direttore Poliero - sono al lavoro per studiare un piano che sarà sperimentato entro due settimane senza interventi strutturali sulla rete. Attraverso una diversa regolazione dei flussi di acqua, l'applicazione di valvole così da creare alcune chiuse, si cercherà di far arrivare più acqua a Camnago diminuendo la dispersione su altri quartieri limitrofi. Se ciò dovesse funzionare, allora parte dei problemi del quartiere saranno alleviate entro la fine dell'anno. Intanto è la stessa Acsm in questi giorni a distribuire forniture d'emergenza di acqua per far fronte almeno in minima parte ai disagi arrecati alla popolazione.
IL SINDACO. "Siamo di fronte ad un problema assai complesso - ha detto Bruni - su cui non c'è stata insensibilità dell'amministrazione. I tecnici hanno fatto sopralluoghi e ipotizzato soluzioni. Oggi abbiamo convenuto con Tavernerio che l'intervento non dovrà penalizzare nessuno, anzi risolvere anche problemi futuri".
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