Sotto le stelle- Tradizione ed atmosfere estive al Ponte dei Bottini
Sabato 11 agosto la radura del Ponte dei Bottini ha fatto da scenografia a Sotto le stelle, evento all'insegna della convivialità, nato dalla sinergia tra la Pro loco Tavernerio e La Città Possibile di Como, da sempre in prima linea per la promozione e una maggiore vivibilità del territorio comasco.
La festa è stata pensata come celebrazione per la "pioggia" di San Lorenzo: notte che affascina da sempre artisti e gente comune per il suo intrinseco carico di magia e simbologie, come quelle nell'ambito dell'astronomia e della religione (alcune tra le opere più note: X agosto di Giovanni Pascoli o la canzone omonima di Francesco De Gregori).
Le stelle cadenti che vedremo stanotte, in realtà, sono delle Perseidi: uno sciame di meteore che attraversa la terra nel periodo estivo e che risultano particolarmente visibili nelle serate tra il 10 e il 12 di agosto. Il nome di queste meteore, a base di detriti di polvere e ghiaccio, ha origine dalla costellazione di Perseo.
Dal punto di vista simbolico il fenomeno delle stelle cadenti è stato interpretato in vari modi: la tradizione romana, per esempio, lo collegava all'immagine di fertilità e arricchimento (agosto era un mese dedicato alla celebrazione del mondo agricolo, con feste e rituali per propiziarsi un buon raccolto).
Nella visione cristiana la pioggia di stelle viene associata alle lacrime che il giovane diacono Lorenzo versò quando fu arso sui carboni ardenti in seguito ad un editto del 258 d.C: l'imperatore Valeriano aveva ordinato la morte di presbiteri, diaconi e vescovi. L'enfasi di questo evento fu tale da lasciar la sua traccia in molti proverbi e modi di dire della tradizione popolare, come il veneto "San Lorenzo dei martiri inozenti casca dal ciel carboni ardenti".
Ma, per molti, San Lorenzo è anche la festa dei desideri: per capire meglio questa tradizione è utile risalire al corrispondente termine latino, de sidera.
Secondo il Dizionario Etimologico della Lingua Italiana (DELI) il suo significato è "Cessare di guardare le stelle a scopo augurale". Un'azione, quindi, che ha a che fare con l'attesa e la ricerca: si pensi ai desiderantes, i soldati descritti nel De Bello Gallico di Cesare che, dopo la lotta diurna, aspettavano speranzosi i compagni superstiti alla luce delle stelle; o ancora è il caso degli esploratori e dei marinai che si affidano al cielo notturno per orientarsi sulla via del ritorno, in attesa di riabbracciare i propri affetti. Senza tralasciare, poi, la cometa che guida i Re Magi verso la loro destinazione, Nazareth.
E quale occasione migliore per vivere uno spettacolo così ricco di significati in buona compagnia? Magari gustando bontà e prelibatezze vegetali a kilometro zero o accompagnando i bravissimi intrattenitori della serata sulle note di Lucio Battisti.
"Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo e se guardi il cielo è perché credi ancora in qualcosa".
(Bob Marley)
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