Commemorazione dei caduti di Guerra- L'omaggio del Coro Voltiano
Il Coro Voltiano rende omaggio ai caduti della grande Guerra durante la celebrazione eucaristica di stamane. I pezzi musicali dell'occasione sono L'ultima notte ed Amici miei.
La scelta dei brani non è casuale: L'ultima notte è un tipico canto del repertorio dei Crodaioli, in cui si evocano le sofferenze patite dai soldati italiani durante la seconda guerra mondiale; Amici miei è un brano musicato sulla base dell'americana Amazing Grace.
Entrambi i canti offrono un'importante chiave di lettura: che sia una casa da raggiungere o un'alba attesa a lungo, la speranza è un valore che va cercato e nutrito con costanza, perché si rivelerà un appiglio nei momenti di difficoltà. Di seguito i video dell'esibizione con i testi delle canzoni.
La scelta dei brani non è casuale: L'ultima notte è un tipico canto del repertorio dei Crodaioli, in cui si evocano le sofferenze patite dai soldati italiani durante la seconda guerra mondiale; Amici miei è un brano musicato sulla base dell'americana Amazing Grace.
Entrambi i canti offrono un'importante chiave di lettura: che sia una casa da raggiungere o un'alba attesa a lungo, la speranza è un valore che va cercato e nutrito con costanza, perché si rivelerà un appiglio nei momenti di difficoltà. Di seguito i video dell'esibizione con i testi delle canzoni.
Fonte: Pagina FB Oratorio Santa Cecilia
Amici Miei (John Newton)
L'ultima notte (Carlo Geminiani)
Era
la notte bianca di Natale
ed era l’ultima notte degli alpini;
silenzioso come frullo d’ale
c’era il fuoco grande nei camini.
Nella pianura grande e sconfinata
e lungo il fiume - parea come un lamento -
una nenia triste e desolata
che piangeva sull’alito del vento.
Cammina cammina
la casa è lontana
la morte è vicina
e c’è una campana
che suona, che suona:
Din don, dan...
Che suona, che suona:
Din don, dan...
Mormorando, stremata, centomila
voci stanche di un coro che si perde
fino al cielo, avanzava in lunga fila
la marcia dei fantasmi in grigioverde.
Non è il sole che illumina gli stanchi
gigli di neve sulla terra rossa.
Gli alpini vanno come angeli bianchi
e ad ogni passo coprono una fossa.
Tutto ora tace. A illuminar la neve
neppure s’alza l’ombra di una voce
lo zaino è divenuto un peso greve;
ora l’arma s’è mutata in croce.
Lungo le piste sporche e insanguinate
son mille e mille croci degli alpini,
cantate piano, non li disturbate,
ora dormono il sonno dei bambini.
Cammina cammina
la guerra è lontana
la casa è vicina
e c’è una campana
che suona, ma piano:
Din, don, dan...
Che suona, ma piano:
Din, don, dan...
_______________
Amici Miei (John Newton)
Amici miei, venite qui,
cantate insieme a me;
Qualcuno c'è che, da lassù,
dal cielo, sentirà dal cielo, sentirà
Le stelle sopra le città
le accende tutte Lui,
ed il sol che ci riscalderà
ce l'ha donato Lui.
Per ogni notte buia che
il cuore oscurerà
amici miei, poi ci sarà
un'alba chiara in più
Amici miei, venite qui,
cantate insieme a me,
Qualcuno c'è che sta lassù
e non ci lascerà!
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