La chiesetta di S. Francesco- III parte

Riprende dopo una breve pausa il nostro appuntamento settimanale con la storia della Chiesetta di San Francesco a Ravanera. Nel post di oggi avremo modo di focalizzarci in anni più recenti, in quanto vengono descritte le operazioni di restauro della chiesetta. Inoltre verranno proposte alcune foto d'archivio delle celebrazioni della messa a opera di Don Plinio, al tempo parroco della comunità di Camnago Volta.

Ristrutturazione e restauri

I lavori iniziarono nell'autunno del 1992. Le condizioni della chiesetta erano talmente precarie da ritenerla addirittura inagibile soprattutto per la copertura del tetto ormai fatiscente. L'interno con tutti gli intonaci sgretolati e le immagini sacre quasi illeggibile non permettevano più una degna celebrazione liturgica. Causa principale l'alto tasso di umidità a,boemtaòe che aveva degradato intonaci e completamente sfigurato dipinti e decorazioni. Già nei secoli scorsi, nelle diverse visite pastorali, i Vescovi avevano lamentato l'eccessiva umidità.

Mani esperte, abilissime e gentili intente al restauro della grande cornice.

Le pareti esterne, continuamente soggette all'azione delle acqua meteoriche non inacanalate e la presenza di una sorgente d'acqua nelle immediate vicinanze, accentuava il fenomeno della risalita capillare che molto spesso faceva tracimare acqua anche dal pavimento. Il Primo intervento fu la ricostruzione del tetto, con sostituzione di buona parte della struttura: travi, travetti e assito che, a causa dell'umidità e della tarlatura, non risultavano  più efficaci. Conservati e ripristinati nella orditura originale i coppi antichi con qualche piccola sostituzione.
Si pose poi mano alla muratura esterna, con la demolizione dell'intonaco degradato per portare alla luce la muratura stessa, effettuando iniezioni di malta di consolidamento.

La ristrutturazione dell'esterno è finalmente completata: la facciata rivive di nitore nella sua estrema semplicità francescana
Sul lato nord si sono applicati moderni congegni per evitare la risalita capillare dell'umidità. E' stata lasciata intatta per ragioni architettoniche la facciata che è stata semplicemente ripulita e affrescata.
Venne consolidato il piccolo campanile e rinsaldati attacchi e sospensioni della campana.
All'interno altrettanto notevoli interventi, come il rifacimento degli intonaci e il risanamento della muratura, utilizzando materiali idorepellenti nelle parti più compromesse e a rischio per l'umidità.
Le volte della chiesa vennero consolidate, rimovendo fessurazioni e cedimenti. Rifatti in ferro i serramenti dei due grandi finestroni, dotandoli di vetri adatti.
Sostituito l'altare, in muratura tutto sbrecciato, con sobrio ed elegante altare in granito, avendo cura di conservare come piano mensa l'antica pietra tutta d'un pezzo che già copriva l'altare in muratura. Dell'antico legno con cui erano costruiti i gradini d'accesso è stata ricavata la pedana incastonata nel granito. Restaurati i vecchi banchi in noce; rifatta totalmente la porta d'ingresso, usando gli stessi chiodi, cardini e serratura originali.
Ma il vero gioiello di tutta l'operazione è il recupero del dipinto di S. Francesco insieme all'originale cornice barocca. Sa quasi di miracoloso l'opera di restauro, che mani competenti e delicate hanno saputo realizzare

Portale in legno, completamente rifatto, ma conservando serrature, cardini e chiodi originali del tempo, fatti a mano

Domenica 11 giugno 1995. Solenne celebrazione comunitaria al termine dei restauri.


Con la partecipazione del Coro Voltiano.




Alcuni bimbi sostano in preghiera.

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